Storia del collegio arquà
Il Collegio Arquà è un'antica fondazione privata padovana, il cui scopo è fornire un sostegno agli studenti meritevoli e meno abbienti delle facoltà scientifiche dell'Ateneo patavino.Esso trae origine dal testamento di Jacopo d'Arquà, dettato nel 1385 a Buda, dove egli si trovava in qualità di medico del Re d'Ungheria. Per volontà del testante l'amministrazione dell'ente venne affidata a due commissari, suoi esecutori testamentari, i veneziani Pietro Bragadin e Francesco de Mezzo.
Questi ultimi, dopo il decesso di Jacopo d'Arquà, nel 1394 portarono a termine la costruzione del collegio, destinato a ospitare gli studenti. L'edificio sorgeva a Padova, di fronte alla chiesa di Santa Caterina.
Qui, oltre all'alloggio degli studenti, venivano anche tenute lezioni, come, nel XVI secolo, quelle di anatomia del celebre professore di medicina Ercole Sassonia.
Nel XIX secolo, il sostegno agli studenti venne trasformato dall'offerta di ospitalità e alloggio all'assegnazione di borse di studio, come avviene tuttora.
Da Pietro Bragadin e Francesco de Mezzo l'amministrazione passò ai successori da essi designati, appartenenti fino al XVIII secolo a famiglie veneziane, ultima delle quali i Molin, antica e illustre famiglia del patriziato veneziano, che diede anche un Doge alla Repubblica.
Pur con i cambiamenti dovuti all'evolversi delle situazioni storiche, il Collegio Arquà ha continuato la propria attività attraverso tutti i regimi che si sono succeduti a Padova, dalla Signoria carrarese fino a oggi, continuando ad adempiere la volontà del fondatore, Jacopo d'Arquà.
Questi ultimi, dopo il decesso di Jacopo d'Arquà, nel 1394 portarono a termine la costruzione del collegio, destinato a ospitare gli studenti. L'edificio sorgeva a Padova, di fronte alla chiesa di Santa Caterina.
Qui, oltre all'alloggio degli studenti, venivano anche tenute lezioni, come, nel XVI secolo, quelle di anatomia del celebre professore di medicina Ercole Sassonia.
Nel XIX secolo, il sostegno agli studenti venne trasformato dall'offerta di ospitalità e alloggio all'assegnazione di borse di studio, come avviene tuttora.
Da Pietro Bragadin e Francesco de Mezzo l'amministrazione passò ai successori da essi designati, appartenenti fino al XVIII secolo a famiglie veneziane, ultima delle quali i Molin, antica e illustre famiglia del patriziato veneziano, che diede anche un Doge alla Repubblica.
Pur con i cambiamenti dovuti all'evolversi delle situazioni storiche, il Collegio Arquà ha continuato la propria attività attraverso tutti i regimi che si sono succeduti a Padova, dalla Signoria carrarese fino a oggi, continuando ad adempiere la volontà del fondatore, Jacopo d'Arquà.